In questo articolo vogliamo darti tre ulteriori consigli per rendere ancora più efficace il tuo stile libero, suggerendoti anche esercitazioni ad hoc per migliorare ulteriormente la tua tecnica di bracciata.
Abbiamo già visto in diversi nostri articoli come sviluppare e migliorare una bracciata più efficace. Grazie a questi articoli hai imparato come utilizzare al meglio anche i diversi tools che arena mette a disposizione, come per esempio lo snorkel, le palette o le pinne.
In questo articolo vogliamo darti tre ulteriori consigli per rendere ancora più efficace il tuo stile libero, suggerendoti anche esercitazioni ad hoc per migliorare ulteriormente la tua tecnica di bracciata.
Consiglio numero 1: come migliorare la fase di propulsione. Nello stile libero, così come nel dorso, un ottimo esercizio per apprendere il corretto movimento del braccio è la tecnica a un braccio solo. Questo esercizio ti permette di concentrarti su ogni singola fase della bracciata, specialmente la fase di spinta.
L’esercizio può essere svolto in due modi: con il braccio fermo disteso di fronte a te oppure con il braccio fermo lungo il fianco. Nel primo caso potrai concentrarti meglio sia sulla rotazione della testa che sulla fase di presa e trazione. Nel secondo caso, aumenterai la rotazione del tronco durante l’esecuzione della bracciata.
– Serie consigliata: 12 x 25 m cambiando braccio ogni 3 x 25 con recupero di 20 secondi. Puoi provare anche a lavorare con le palette alle mani. Il consiglio è di iniziare con le Elite Finger Paddle di arena che ti consentono un miglior controllo della tecnica. Successivamente, se vorrai lavorare maggiormente sullo sviluppo della forza, potrai passare alle Elite Hand Paddle.
Consiglio numero 2: utilizza il pullbuoy, ma con moderazione. Il pullbuoy può essere un perfetto alleato nell’apprendimento della nuotata, ma come tutte le cose, se ne viene fatto un utilizzo smodato, può essere controproducente. Può portare infatti ad uno scompenso rotatorio del busto e a inibire l’utilizzo delle gambe, già punto debole di molti nuotatori.
Un esercizio che puoi provare per migliorare la tua posizione e fase propulsiva consiste nel posizionare il pullbuoy tra le ginocchia e immaginare di tenere il tuo busto all’interno di un rettangolo immaginario. L’obiettivo è di mantenere il corpo allineato, eliminando l’eccessivo movimento laterale e rendendo la bracciata più simmetrica ed efficace, specialmente durante la spinta finale.
-Serie consigliata: 8 x 50 m con pullbuoy cambiando respirazione. 1 x 50 respirando ogni tre bracciate, 1 x 50 m respirando ogni cinque bracciate. Recupero 20 secondi. Potrai naturalmente aumentare il numero di ripetute non appena la tua bracciata sarà più produttiva.
Consiglio numero 3: decidi tu che bracciata utilizzare. Spesso ci si affanna a ricercare la perfezione nella propria bracciata. Recupero a braccio teso o recupero a gomito piegato? Non esiste una verità assoluta. Diciamo che sarà la bracciata a scegliere te. Se lavorerai sulla velocità, sarai più portato ad utilizzare una nuotata a braccia tese; se la distanza si allungherà opterai quasi sicuramente sul recupero a gomito piegato.
- Per capire la differenza tra le due bracciate puoi “giocare” a contare il numero di bracciate, concentrandoti sull’ampiezza di quest’ultima. Oppure puoi provare a nuotare diminuendo la tua superficie d’appoggio, per esempio nuotando coi pugni chiusi. Questo ti consentirà di lavorare a braccia tese.
– Serie consigliata. Per il primo esercizio prova serie x 50 m cercando di diminuire ogni 50 m il numero di bracciate. Per il secondo esercizio, ti consigliamo serie x 25 lavorando alla massima velocità, inserendo anche l’utilizzo delle Powerfin arena.