Ugualmente allo sviluppo delle capacità tecniche di nuotata, perché un allenamento abbia buon seguito, è importante che la pausa di virata sia praticamente nulla.
Per raffinare questo gesto, analizziamo i metodi dove è previsto virare con capriola quindi, a stile libero e a dorso.
Nel caso dello stile libero il regolamento è semplice: richiede che tu tocchi la parete della vasca con qualsiasi parte del corpo al momento della virata.
Certo è che toccarla con una mano, avvicinare i piedi al bordo e spingersi, è uno schema molto più lento che effettuare la capriola quindi, approfondiamo questa tecnica:
– Nuotando, avvicinati al bordo della vasca controllando la striscia nera sul fondo; quando quest’ultima presenta la T (o una bracciata dopo a seconda della tua altezza e velocità) effettua ½ bracciata e lascia una mano stesa lungo il fianco.
– Simultaneamente, fletti il collo avvicinando il mento al petto, porta l’altro braccio lungo il fianco e ruota i palmi delle mani verso l’alto.
– Aiutandoti, spingendo con le mani verso l’alto, effettua una capriola flettendo il busto verso il basso e raccogliendo le ginocchia verso l’addome. Mentre lo fai, ruota lateralmente il corpo in modo da acquisire una posizione più simile a quella prona.
– Appoggia i piedi sul bordo della vasca, spingiti in avanti ultimando la rotazione, tieni le braccia ben stese e la testa ben incassata tra le spalle.
– Batti le gambe, emergi e nuota senza respirare nella prima bracciata.
Nel dorso, la virata è molto simile a quella appena descritta con alcune differenze dettate dal regolamento e dal fatto che si nuoti supini, per questo sarà necessario:
– Controllare la distanza dal bordo usando come riferimento le bandierine (5 metri).
– Una volta raggiunte queste, dopo 4-5 bracciate, ruota su te stesso di 180° sfruttando l’inerzia del movimento aereo della bracciata.
– Senza effettuare alcun movimento, scivola fino al raggiungere la giusta misura per virare ed effettua la capriola (nessuna rotazione intorno all’asse verticale del corpo).
– Appoggia i piedi sul bordo e, restando in posizione supina, spingiti dal muro tenendo le braccia ben stese sopra la testa e quest’ultima incassata tra le spalle.
– Effettua 2-3 gambate a delfino, emergi e nuota.
La virata è il momento di congiungimento di due vasche e, per questo, deve durare il minor tempo possibile in modo da dare la massima continuità all’esercizio.
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