Vuoi migliorare la tua tecnica a dorso? Segui questo programma!
Il dorso è lo stile più strano da effettuare per un amatore, in quanto si “indietreggia” e non si vede dove si va. Spesso, infatti non siamo attenti a cogliere i punti di riferimento che le piscine ci danno sui soffitti. Eh sì! Perché i soffitti sono pieni di riferimenti per andare diritti – o almeno tentare – in più le bandierine poste ai 5 metri dai bordi sono presenti per aiutarci nel capire quando siamo in dirittura d’arrivo (o di virata).
Nel dorso ci sono due fasi: appoggio/trazione e spinta. Il movimento è ciclico e non ha pause. Assolutamente importante e fondamentale il rollio delle spalle.
Vi proponiamo un piccolo programma di lavoro così composto:
RISCALDAMENTO
- 300 mt di riscaldamento
ATTIVAZIONE + ESERCIZI DI TECNICA
- 200 mt 25 dorso e 25 rana
- 2×25 solo gambe dorso, braccia lungo i fianchi ed eseguire il rollio
- 2×25 muovere solo un braccio con l’altro fermo lungo il fianco, eseguire bene il rollio sia in fase di entrata del braccio in movimento sia in fase di uscita
- 2×25 braccia ferme e distese verso il soffitto, alternare il movimento delle stesse toccandosi la mano a ogni giro e cambiare braccio di movimento
- 2×25 un braccio lungo il fianco e l’altro allungato vicino alla testa, in appoggio nell’acqua e con il corpo quasi ruotato e sul fianco, incrocio le braccia e mi appoggio sull’altro fianco.
LAVORO CENTRALE
- 5×50 dorso
- 8×50 stile libero
DEFATICAMENTO
- 100 sciolti
Come si può notare la sessione è cosi suddivisa: riscaldamento (300), attivazione (200) più tecnica, lavoretto centrale (5×50 più 8×50), defaticamento (100). L’impostazione deve essere, più o meno sempre questa.
Come già consigliato, prima del riscaldamento, facciamo piccoli esercizi di stretching (ce ne occuperemo più avanti) soprattutto per le spalle.
Buon allenamento… all’indietro!