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Rana: perché e come proteggere le ginocchia

La rana è uno degli stili più complessi da imparare e nuotare ed è caratterizzata da una tecnica di nuotata differente rispetto agli altri tre stili.

Questo stile differisce dagli altri anche per i rapporti propulsivi, infatti il 70 % della propulsione dipende dalle gambe e il rimanente 30 % dalle braccia.

Proprio per questa sua atipicità a livello propulsivo, l’utilizzo delle gambe nella rana assume un’importanza maggiore che negli altri stili.

La tecnica che più comunemente viene adottata è quella del colpo ‘a frusta’. Tale tecnica si effettua con una flessione della gamba sulla coscia e di questa sul bacino con un angolo di circa 120°, piedi quasi in superficie e ginocchia piuttosto vicine tra loro. A questo punto i piedi iniziano a ruotare verso l’esterno trovando la giusta posizione di spinta. La spinta avviene quindi con la parte interna della pianta del piede e con una energica ‘frustata’ in fuori e dietro.

Terminata la fase di spinta i piedi tornano ad unirsi in completa distensione.

Un ruolo fondamentale in tutta questa esecuzione lo giocano le gambe e in particolar modo la posizione delle ginocchia. Proprio per questo motivo le ginocchia sono il vero punto debole dei ranisti ed è per questo che è importante capire come proteggere le ginocchia al meglio.

Ma quali possono essere i problemi derivati da un’errata esecuzione del movimento?

1. Problemi di allineamento meccanico e stabilità correlati alla rotula. La rotula è un osso situato nella zona anteriore del ginocchio di forma piatta e arrotondata.  Questa si articola con un solco di forma simile, sull’estremità inferiore del femore.

 

2. Problemi relativi alle superfici articolari. La parte anteriore del ginocchio è molto vulnerabile alle lesioni e ciò può causare danni alle superfici articolari dell’articolazione femoro-rotulea.

 

Inoltre si riscontrano anche delle cause sommerse di danno alla rotula.  Gli effetti secondari come conseguenza di una causa sommersa sono tuttavia comuni e peggiorano la condizione.  Il principale tra questi è il logorarsi del muscolo quadricipite nella parte anteriore del ginocchio che controlla il movimento e la forza dell’articolazione.

Una condizione dolorosa del ginocchio condurrà rapidamente al logoramento e all’indebolimento di questo muscolo, con conseguenti ulteriori problemi di controllo e stabilità.

3 esercizi per aiutarti a proteggere le ginocchia

Per prevenire o limitare i problemi appena descritti ed aiutarti a proteggere le ginocchia, ti proponiamo tre esercizi da inserire nella tua preparazione atletica settimanale.

Esercizio 1: lo squat.

Posiziona i talloni ad una larghezza leggermente superiore a quella delle spalle, avendo cura di ruotare le punte dei piedi verso l’esterno di circa 30°. Sposta leggermente indietro il bacino mettendo in tensione i muscoli femorali; lentamente piega le gambe scendendo verso il basso, senza lasciarti cadere ma mantenendo i muscoli in tensione ed evitando movimenti laterali delle ginocchia. Scendi fino a quando le cosce sono parallele al terreno o, se preferisci, fino a quando l’articolazione dell’anca si trova alla stessa altezza di quella del ginocchio.

 

 

Esercizio 2: gli scalini (o lo step).

Trova degli scalini, poniti di fronte ad essi, quindi sali con la gamba destra i primi due scalini, affianca poi il piede sinistro a quello destro. A questo punto scendi, prima con il piede destro e poi il sinistro. Inizia eseguendo 3 serie per 20 ripetizioni ad ogni gamba.


Esercizio 3: isometria al muro.

Poniti con la schiena appoggiata al muro e piega le gambe fino a formare un angolo di 90° tra schiena e cosce e tra ginocchia e tibie. Fai attenzione a mantenere la schiena dritta e le gambe flesse. Prova a mantenere la posizione per 30” facendo una pausa di 45”. Ripeti per 3 serie.