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Igiene e sicurezza, le regole per la salute in piscina

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Se il nuoto è la nostra passione, non vediamo l’ora di metterci il costume e tuffarci in acqua pronti ad affrontare la prossima vasca. Ma spesso sottovalutiamo il fatto che, essendo un ecosistema caldo-umido, la piscina è anche particolarmente adatta alla proliferazione di microrganismi, come batteri, funghi e virus che possono causare spiacevoli inconvenienti per la nostra salute.

Per questo motivo la corretta igiene degli impianti da parte dei loro gestori deve essere sempre al primo posto. Infatti, per legge, devono essere rispettati dei requisiti igienico ambientali come qualità dell’acqua, temperatura, quantità di cloro e tempi di trattamento. Tuttavia anche noi nuotatori possiamo dare il nostro contributo con semplici regole di comportamento, vediamo insieme quali.

Otto semplici regole igieniche per evitare infezioni, funghi e batteri

Come principio fondamentale, legato al buon senso, è raccomandabile non recarsi in piscina se si hanno infezioni in corso, se si è contratto un virus intestinale o si è affetti da problemi respiratori. Le altre buone regole da seguire sono:

1. Fare sempre una doccia prima dell’accesso alla piscina, lavando soprattutto i piedi;
2. Usare gli stessi asciugamani per la piscina e lavarli a 40-60 gradi;
3. Indossare sempre la cuffia, poiché i capelli attirano i parassiti;
4. Proteggere con i cerotti resistenti all’acqua eventuali ferite o infezioni cutanee;
5. Usare i tappi per le orecchie se si è particolarmente soggetti ad infezioni del canale uditivo
6. Usare maschere e occhialini per proteggere gli occhi;
7. Indossare sempre le ciabatte nello spogliatoio;
8. Ogni volta che si entra in acqua passate per le vasche per i piedi perché contengono disinfettante.

Piscina e infezioni: chi sono i nemici dai nomi impronunciabili

Tra le infezioni più comuni che si possono contrarre in piscina ci sono malattie gastrointestinali, causate dall’ingestione involontaria di acqua, e micosi come il piede d’atleta. Il responsabile è un fungo microscopico detto Trichophyton.

Il batterio più diffuso nelle piscine rimane il Cryptosporidium, un protozoo che provoca diarrea ed è resistente al cloro. Effetti simili possono però essere originati anche dai batteri Escherichia coli e Shigella.

Un altro virus, dal nome evocativo, è il “mollusco contagioso” (Molluscipoxvirus) che prende il nome dalla particolare forma della lesione cutanea. Attenti poi alle congiuntiviti e faringiti provocate dagli Adenovirus e le fastidiose verruche plantari causate dallo Human papilloma virus (Hpv). Le aree preferite di questi virus sono le mani, i piedi, i gomiti e le ginocchia, perché soggette più facilmente a traumi e microlesioni.

Bambini mettete le ciabatte in piscina!

Con i più piccoli si sa è sempre meglio adottare qualche precauzione in più. Tra queste l’obbligo di far indossare le ciabatte, soprattutto per tenere alla larga il “mollusco contagioso”, che predilige proprio i piccoli nuotatori fino a 10-12 anni. La malattia si manifesta con papule con un leggero incavo al centro, detto “ombelicatura”, che possono diventare anche un centinaio in ogni parte del corpo tranne che sulla pianta dei piedi e sul palmo delle mani. Il contagio può avvenire per contatto oppure tramite asciugamani, accappatoi, equipaggiamenti ginnici condivisi tra più persone.

È importante poi, per questioni di sicurezza più che di igiene, far uscire i bambini dall’acqua ogni 60 minuti ed evitare pasti pesanti prima della sessione di nuoto dal momento che i piccoli sono più soggetti al blocco della digestione.

E voi quali di queste regole applicate per l’igiene e la sicurezza in piscina?
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Fonti consultate:
http://www.iss.it/binary/publ/cont/7-11.1182424833.pdf
Igiene in piscina, a cura di Erica Leoni (ed. Il Campo)
http://www.epicentro.iss.it/problemi/piscine/piscine.asp