Il lockdown ha costretto molti nuotatori a mettere in pausa i propri progetti.
Da quando allenamenti e gare vengono annullati quasi ovunque, è diventato sempre più difficile potersi dare degli obiettivi personali realistici.
Per aiutarci a navigare in queste acque tempestose, abbiamo chiesto il supporto di Bradley Crocker, dottorando in Psicologia della Salute. Ecco qualche suo prezioso consiglio.
Crea una connessione fra l’allenamento e i tuoi obiettivi
È facile eseguire una serie di esercizi senza pensarci, ma questo non consente di fare allenamenti di qualità e certamente non favorisce la nostra motivazione interna. È invece fondamentale capire come il nostro allenamento sia collegato all’obiettivo che ci siamo prefissati.
Ad esempio, mettiamo che il nostro obiettivo durante la pandemia sia quello di rimanere attivi, per non perdere la forma fisica. Qualunque tipo di sport andrà bene, ma proviamo ad essere creativi e a trovare attività divertenti che ci permettano di lavorare sul cardio.
Se abbiamo invece deciso (magari con l’aiuto dell’allenatore) di lavorare su un livello di forma più elevato, allora gli allenamenti a casa dovranno essere più rigorosi. Ogni esercizio che facciamo dovrebbe essere studiato per costribuire al nostro sviluppo come atleti ed è importante capire come ogni esercizio possa trasformarsi in un miglioramento una volta tornati in acqua.
Cura il tuo bisogno di competenza, autonomia e relazione
Nel campo della psicologia la teoria dell’autodeterminazione descrive tre aspetti che aiutano ad indirizzare la tua motivazione: autonomia, competenza e relazione.
L’autonomia è il nostro bisogno di agire. Collaborare con l’allenatore o l’istruttore per creare il nostro programma di allenamento personalizzato è importante, perché ci aiuta a percepire l’allenamento come un atto volontario. Quando mettiamo nero su bianco un obiettivo e lo trasformiamo in un programma, lo percepiamo come raggiungibile e sentiamo di averne il controllo.
La competenza descrive quella sensazione per cui, quando ci alleniamo, ci sentiamo spinti leggermente fuori dalla nostra zona di comfort, ma non così tanto da farci sembrare l’obiettivo impossibile da raggiungere. Fissare degli obiettivi che non siano né troppo facili, né troppo difficili, ma che abbiano il giusto equilibrio, è fondamentale per incanalare la nostra competenza nella giusta direzione.
La relazione fa riferimento al tuo desiderio di essere mentalmente connesso con qualcun altro. Circondati di persone (anche virtualmente) che hanno i tuoi stessi obiettivi: questo aiuterà a creare legami interpersonali più saldi e a favorire il senso di unità con i tuoi compagni di allenamento.
Fissa obiettivi misurabili e controllabili
Avere una mentalità orientata alla crescita, o meglio la volontà di concentrarsi sui piccoli progressi e di festeggiarli, è fondamentale in questi tempi di profonda incertezza.
Il consiglio è quello di fissare obiettivi di cui si riesca a misurare concretamente l’andamento. Sfide contro il tempo (ad esempio in quanti minuti correre un km) o una progressione di esercizi (ad esempio fare un piegamento in più ogni giorno fino al giorno x) sono degli ottimi modi per assicurarci di fissare dei traguardi via via sempre più alti da superare.
Oltre ad essere misurabili, questi obiettivi dovrebbero sempre ricadere sotto il nostro controllo. Ad esempio, mettiamo che il nostro obiettivo prima del Covid fosse quello di migliorare la potenza in partenza e virata. Questo prevede la spinta dal muro (da una superficie solida), quindi si potrebbe tranquillamente trasferire sulla terraferma lavorando sui salti.
Il nostro obiettivo potrebbe essere quello di imparare a saltare più in alto, dunque qualcosa di misurabile e perfettamente sotto il nostro controllo. Così facendo riusciamo anche a lavorare all’obiettivo originario più a lungo termine, ovvero quello di migliorare partenza e virata.
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