L’allenamento dei misti come obiettivo primario è argomento piuttosto discusso, sia per chi sta tra le corsie, sia per chi sta a bordo vasca.
In realtà, questa specialità non è da inquadrare come la somma di quattro discipline tra loro distinte ma come un unico momento di nuoto caratterizzato da una grande varietà di gesti motori.
Per questo motivo, le filosofie d’allenamento specifico, non sono poche.
In generale, nello svolgimento delle sedute di allenamento, lo stile prevalentemente usato per la costruzione delle capacità natatorie, è lo stile libero. Come secondo stile, si usa – in particolare durante le sedute di qualità e di ricerca del ritmo gara – il così detto “proprio stile”.
La cosa non vale per quegli atleti che scelgono di concentrarsi sulla specialità dei misti.
In questo caso la specificità della nuotata è più vasta rispetto a quella necessaria per chi si dedica soltanto a uno/due stili ed è inevitabile che gli allenamenti siano strutturati in maniera diversa.
Vediamo come puoi distribuire, in 3 sedute settimanali da 1 ora circa, le tue sedute di allenamento:
Ogni distanza indicata va frazionata in moduli più brevi per recuperare energie e ripetere l’esercizio con più benzina nel serbatoio:
Risc= riscadamento – gg= solo gambe – bb= solo braccia – ex= esercizi tecnici
Seduta 1 DELFINO
600m risc (sw ex gg bb)
300m mx (es 6×50)
400m delfino (es: 2x8x25 rec. 20”)
300m gg delfino (es: 3×100 rec. 15”)
600m bb SL (possibilmente intervallati)
Tot. 2200m (88 vasche)
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Seduta 2 DORSO
600m risc (sw ex gg bb)
400mx (es: 4×100 rec. 20”)
100m do (sw gg) intervallati (es: 6×100 rec. 20” + 8×50 rec. 15”)
400m bb SL intervallati (es: 200m rec 25” + 100m rec. 15” + 2×50 rec. 10”)
Tot. 2400m (96 vasche)
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Seduta 3 RANA
700m risc (sw ex gg bb)
300m mx (es: 4×75 rec. 15”)
400m rana (es: 16×25 rec. 7”)
400m gg rana (es: 8×50 rec. 10”)
400m bb SL in continuità di nuotata
Tot. 2200 metri (88 vasche)
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Anche a livello di preparazione atletica le cose cambiano e non poco. il numero di muscoli utilizzati in una gara di misti è maggiore rispetto a quello utilizzato in una gara svolta in un unico stile e la capacità articolare richiesta sarà sempre maggiore.
Per questo motivo in palestra si tende ad effettuare sedute più lunghe dove si lavora ad esercizi su gruppi muscolari variabili, si utilizzano circuiti all’interno dei quali è necessario cambiare sia esercizio che gruppo muscolare stimolato che intensità (o velocità) d’esecuzione.
Si tratta quindi, almeno a mio avviso e sotto il profilo organico, dell’esercizio più particolareggiato e difficile che vi sia in acqua, il più interessante, quello che necessita di più devozione, il più divertente da praticare.
Buoni allenamenti a voi!
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