Attraverso delle tecniche di rilassamento psico-fisico puoi ottenere il massimo dal tuo corpo. Scopriamo come!
Diverse volte abbiamo trattato di quelle discipline fisiche che fungono da “contorno” al nuoto, andando a svolgere un lavoro muscolare complementare a quello che è l’allenamento in acqua. Abbiamo inserito queste discipline nella categoria “dryland training” e comprendevano un allenamento di tipo fisico in diversi aspetti. Quello che tratteremo oggi potrebbe far parte di questa categoria, ma sarà principalmente un allenamento mentale atto a portare enormi benefici fisici.
Il training autogeno consiste in una serie di esercizi/tecniche di rilassamento del corpo tramite una stimolazione mentale. Per farti capire velocemente, facciamo un veloce esercizio mentale.
Pensa intensamente ad un limone. Ce l’hai bene in mente? Ok, ora immagina di addentarlo per berne il succo.
Molto probabilmente ti accorgerai che la tua salivazione è aumentata. Questo è dato da una stimolazione mentale che ha causato la reazione che avresti avuto se l’avessi fatto davvero.
Ecco, il training autogeno funziona alla stessa maniera: proiezione mentali che ti porteranno a delle vere e proprie modifiche fisiche. Queste modifiche servono per raggiungere uno stato di rilassamento e concentrazione mentale utile per recuperare energie, sciogliere contratture oppure eliminare tensione, stress e ansie, quindi concentrarsi al meglio prima di una performance. In questo modo si possono utilizzare a pieno le proprie capacità prima di una gara o di un allenamento!
Come tutto, non basta praticare gli esercizi che ti proporrò in seguito una tantum. Ci vuole una pratica costante quasi quotidiana in modo da poter usufruire di quanto detto sopra.
Queste le condizioni per la pratica:
Gli esercizi base sono 6:
PESANTEZZA: per distendere i muscoli, bisogna immaginare che il corpo diventi pesante. “Il mio braccio destro è pesante”. Poi si ripeterà la formula per quello sinistro e così via fino a coinvolgere in questa sensazione tutto il corpo.
CALORE: seguendo lo stesso schema, si rilasserà il sistema vascolare, poiché immaginare il calore causerà una vasodilatazione periferica.
CUORE: il rilassamento diventerà ulteriore regolarizzando il battito cardiaco. “Il mio cuore batte calmo e regolare”.
RESPIRO: “Il mio respiro è calmo e regolare”.
PLESSO SOLARE: ci si focalizza su questa struttura nervosa a cui sono collegati diversi organi centrali come stomaco e fegato. “Il mio plesso solare è piacevolmente caldo”.
FRONTE FRESCA: per la testa è la vasocostrizione a portare benessere, quindi ci si ripeterà “la mia fronte è piacevolmente fresca”.
Ognuno di questi punti va ripetuto 5-6 volte prima di passare allo step successivo.
La tecnica va appresa e ci vorrà del tempo. Per le prime volte ti consiglio di utilizzare dei supporti audio-visivi che ti guideranno fino a quando non riuscirai a ripeterti mentalmente lo schema senza nessun problema.
Buon relax!!!