Come trarre il massimo vantaggio dal tuo tempo lontano dalla piscina

Allenamento e tecnica
Scritto da: Bradley Crocker at 2 Aprile '21 0
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Maledetta distanza. E no, non stiamo parlando dei 1500 (anche se spesso malediciamo anche loro 😊)

Ci stiamo riferendo alla separazione forzata dalla vasca che molti amanti dell’acqua clorata stanno sperimentando a causa delle chiusure imposte dal lockdown.

Stando tutto questo tempo lontano dalla piscina, è importante sforzarci di lavorare in ogni caso sulla nostra crescita personale. L’esperto Bradley Crocker, dottorando in Psicologia della Salute, ci ha aiutato a mettere insieme alcuni fondamentali consigli per trarre il massimo vantaggio dal tempo che siamo costretti a trascorrere lontano dalla piscina. Continua a leggere per saperne di più…

Crea ambienti separate per massimizzare la produttività

In Psicologia il modello cosiddetto del “Doppio Processo” è una teoria che descrive il meccanismo che sta dietro alle decisioni che prendiamo. Secondo questa teoria le decisioni comportamentali sono parzialmente inconsapevoli e vengono implicitamente influenzate dagli elementi dell’ambiente in cui ci troviamo.

Questo significa che, senza neanche rendercene conto, siamo costantemente influenzati da ciò che ci circonda e formiamo continue associazioni con gli elementi intorno a noi. Ecco perché, ad esempio, potremmo cominciare ad avere sonno se nel pomeriggio facciamo una breve pausa stando seduti sul letto. Il nostro cervello associa internamente il letto con l’atto di dormire e utilizza il fatto che ci troviamo vicini a quell’elemento per innescare molteplici risposte psicologiche che ci faranno sentire stanchi.

Soprattutto ora che siamo costretti a stare in casa, lontano dalla piscina, è importantissimo mantenere gli spazi ben separati. Dedicare per esempio una zona specifica della casa all’esercizio fisico aiuta il nostro cervello a comprendere meglio la differenza fra il tempo dell’allenamento e il tempo libero.

Questo ci aiuterà ad affrontare alcune delle difficoltà che incontriamo nel sentirci motivati ad iniziare o a continuare a fare esercizio, perché in questo modo abituiamo il nostro cervello a dire “è ora di allenarsi!” ogni volta che incontra nell’ambiente un elemento affine. Accade esattamente la stessa cosa per altri tipi di attività: studiare o lavorare in un ambiente separato aiuta il cervello a distinguere fra il tempo del lavoro e il tempo del riposo.

Come trarre il massimo vantaggio dal tuo tempo lontano dalla piscina

Dedicati a “studiare” lo sport

Solitamente si dice “c’è sempre da imparare” e non potrebbe essere più vero. Non importa quanto siamo esperti in una particolare disciplina sportiva o da quanto nuotiamo quel particolare stile, c’è sempre spazio per imparare e migliorare.

Utilizziamo questo tempo lontano dalla vasca per “studiare” il nuoto. Studiamo la tecnica dei campioni per vedere come gestiscono il numero di bracciate, la gambata o la posizione delle braccia. Dedichiamoci a qualche buon libro sulla psicologia dello sport, per lavorare anche sull’allenamento mentale. Immergiamoci a fondo in questo sport, per aumentare la nostra consapevolezza di cosa significhi nuotare bene e gareggiare bene. In questo modo, quando torneremo in piscina, saremo pronti a trasformare questo bagaglio di conoscenze in miglioramenti concreti.

Il segreto è la visualizzazione!

La visualizzazione è uno strumento potentissimo che viene usato regolarmente dagli atleti più forti al mondo. Ripercorriamo con la mente una precisa gara, dal momento in cui indossiamo il costume a quando tocchiamo il muro con l’ultima bracciata. Questo ci aiuterà a sviluppare una connessione corpo-mente: i nervi del nostro cervello inizieranno ad attivarsi semplicemente pensando un’azione nella nostra testa.

Assicuriamoci di concentrarci su tutti i dettagli: quanti colpi di gambe ho dato dopo la virata? Ho cambiato passo alla terza vasca? Con che frequenza di bracciata ho nuotato l’ultimo tratto? Soffermarsi sul singolo dettaglio aiuta a costruire delle abitudini e ci eviterà, durante una gara reale, di dover prendere decisioni di getto sul momento.

La visualizzazione non è soltanto la chiave per i nuotatori di alto livello. Anche chi sta imparando o nuota semplicemente per stare in forma, può trarre grandi vantaggi dall’applicazione di questa tecnica. Immaginiamoci di nuotare una vasca, focalizzandoci sul correggere la tecnica: pensiamo ad esempio alla posizione del gomito o immaginiamoci di allungare le braccia il più possibile dopo la spinta dal muro, per mantenere una posizione il più possibile idrodinamica.


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Bradley Crocker

Bradley Crocker è attualmente dottorando in “'Theories and Interventions in Exercise and Health Psychology Lab' alla McGill University di Montreal, Canada. Ex nuotatore di livello nazionale, ha dedicato il suo percorso di studi al supportare gli studenti-atleti nell'adozione di abitudini comportamentali sane. Dopo essersi ritirato come atleta, Bradley ha continuato a mettere le sue molte conoscenze a servizio dei club di nuoto maschile e femminile della McGill University, di cui è il secondo allenatore.