Il crawl: libera lo stile!

Allenamento e tecnica
Scritto da: arena coaches at 2 Luglio '15 0
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Livello: principianti

In inglese “to crawl” significa strisciare, infatti quando nuotiamo in questo stile non facciamo altro che prendere l’acqua dal davanti con le mani e spingerla alternativamente dietro il corpo per avanzare, come per strisciare sull’acqua.

Cenni storici

Il crawl è il metodo di avanzamento in acqua più antico che vi sia dopo movimenti simili alla rana; i guerrieri romani si preparavano al combattimento con esercizi di nuoto molto vicini a quelli dello stile libero odierno: un movimento alternato delle braccia accompagnato dalla propulsione continua delle gambe.

Corpo

Dovrai mantenere il corpo in massimo allineamento orizzontale “a pancia in giù” in modo da subire minor resistenza frontale dell’acqua durante l’avanzamento.

Testa

La superficie dell’acqua deve all’incirca coincidere con la linea di attaccamento dei capelli, mantieni lo sguardo rivolto sul fondo della piscina qualche metro avanti al corpo. Più alzerai la testa per trovare punti di riferimento, maggiore sarà la resistenza frontale, minore sarà la tua velocità.

Gambe

Nel crawl la funzione delle gambe è volta alla stabilizzazione del corpo e a un buon galleggiamento piuttosto che all’avanzamento. La spinta avviene dall’alto verso il basso attraverso la flessione del ginocchio, con movimento alternato. Durante la respirazione, la gamba spinge lateralmente per annullare l’effetto negativo del recupero del braccio sull’allineamento del corpo. La coordinazione della battuta di gambe con la bracciata è importante: consigliamo 6 gambate ogni ciclo di bracciata.

Braccia

Le braccia “ruotano” in maniera alternata e il loro movimento è diviso in 3 tempi:

  • Presa o appoggio: fai entrare la mano in acqua tagliandola a 45° e allungala fino a raggiungere la massima estensione frontale.

  • Trazione e spinta: dopo aver effettuato una flessione del gomito di circa 90° per spostare la mano verso il fondo, esegui con il braccio una spinta verso la regione posteriore del corpo per permetterne l’avanzamento.

  • Recupero: una volta ultimata la spinta, iniziando dal gomito attraverso la sua flessione, recupera il braccio facendolo passare sopra la superficie dell’acqua per riportarlo in avanti.

Respirazione

La respirazione si inserisce lateralmente con una rotazione della testa sull’azione della bracciata ogni 2 o più cicli.

Virata

La virata si effettua attraverso una capriola in avanti che ti permetta il cambio direzione una volta arrivato al termine della vasca. Effetuata la capriola ti troverai supino, con i piedi al muro, la testa e le braccia sott’acqua. Da questa posizione dovrai spingerti distendendo le gambe, con le braccia tese davanti al capo e effettuerai una rotazione per tornare in posizione prona.

Il crawl ti dovrebbe quindi consentire di avanzare in acqua con minor fatica e maggiore velocità: insomma tanta resa e poca spesa!

 

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arena coaches

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