In piscina meglio allenarsi da soli o in compagnia?

Fitness, Salute e Benessere
Scritto da: Arena at 2 Maggio '17 0
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Il nuoto è uno sport bellissimo (non a caso è il più praticato al mondo) in grado di apportare innumerevoli benefici al corpo e alla mente. Ognuno lo pratica per un motivo sempre molto personale: c’è chi lo fa per divertirsi, chi per ritrovare la forma fisica o mantenerla, chi per spirito di competizione o per puro relax. Il nuoto infatti è anche un ottimo antistress, che può farci scaricare tensioni e arrabbiature e che può essere praticato da soli o in compagnia.

Dipende da come vuoi vivere il nuoto e dalla tua esperienza

Nuotare da soli sarà utile per trovare una nostra dimensione, diciamo più “intima” nel contatto con l’acqua, per restare con i nostri pensieri e inseguire sfide e obiettivi in solitaria. Mentre le attività in acqua in gruppo potranno farci stringere nuove amicizie, rafforzare lo spirito di squadra, la collaborazione e la sana competizione sportiva. A ognuno il suo. Ma se siete principianti all’inizio è più che consigliabile farvi seguire da un istruttore qualificato, che potrà insegnarvi una buona tecnica di nuotata per i 4 stili principali (stile libero, dorso, rana, delfino). Una volta che riuscirete a padroneggiare almeno due degli stili principali potrete iniziare a seguire un programma di allenamento anche da soli, da seguire 2 o 3 volte a settimana, impostato sempre da una guida esperta. Da evitare soluzioni fai da te che oltre a non apportare benefici potrebbero rivelarsi addirittura dannose.

Il nuoto libero

Il nuoto libero può essere praticato in corsie dedicate in giorni ed orari stabiliti. Si entra in vasca e si nuota il tempo che si vuole e nello stile preferito, senza vincoli né direttive da parte dell’istruttore. Può capitare che si debba dividere la corsia con altri nuotatori, in quel caso è bene rispettare alcune semplici regole per non intralciare le attività altrui. Ad esempio occupare la corsia più adatta alle vostre capacità, nuotare in circolo tenendo la destra per evitare di scontrarsi, non tuffarsi in presenza di un nuotatore che si sta avvicinando al bordo, rallentare e fermarsi in un angolo sempre vicino al bordo se il nostro compagno di corsia sta per superarci.

I corsi di gruppo

Se la vostra intenzione è invece quella di socializzare, conoscere nuove persone, divertirvi in compagnia, condividere con gli altri obiettivi e risultati allora niente di meglio che iscriversi a un corso di gruppo. Per i principianti il lavoro nei gruppi (meglio non superare le 6-7 unità) viene impostato per raggiungere dapprima un buon grado di sicurezza in acqua e acquisire le principali tecniche natatorie e di respirazione. Man mano che si acquisisce la tecnica si andrà quindi a lavorare su un programma per il potenziamento. Se amate l’acqua ma avete paura di annoiarvi potreste anche scegliere corsi di aquafitness, dall’aquagym all’hydrobike, a ritmo di musica, per variare il tipo di allenamento e dare uno sprint in più alla vostra giornata.

La costanza prima di tutto

Sia che si decida di nuotare da soli sia che si preferisca farlo con dei compagni di avventura il primo obiettivo da porsi è quello della costanza. Stabilire quanto tempo abbiamo a disposizione per allenarci (2-3 volte a settimana sarebbe l’ideale) è importante per sviluppare un programma adeguato. Sarebbe ottimale se sei una nuotatrice di medio livello riuscire a nuotare almeno 30 minuti senza pause mantenendo sempre il battito cardiaco costante e la postura corretta.

E voi avete già deciso qual è il tipo di allenamento più efficace? Preferite la compagnia o le bracciate in solitaria?

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Arena