Cosa significa essere il genitore di un atleta

Vita di un nuotatore
Scritto da: Valeria Molfino at 13 Aprile '18 0
You are reading: Cosa significa essere il genitore di un atleta

Molto spesso, mentre attendo l’inizio dei miei allenamenti, mi soffermo sugli spalti della piscina ad osservare i corsi di nuoto e le attività che si susseguono in vasca.

Accanto a me, con sguardo stanco e soddisfatto, siedono i genitori dei piccoli agonisti. Con loro a volte chiacchiero e rimango sempre affascinata dal modo in cui mi raccontano della loro vita piena, estenuante ma anche carica di gioia e di orgoglio.

Ogni normale famiglia ruota intorno a ritmi serrati ma ben definiti. Una sera però, l’allenatore ferma un genitore e fa presente quanto il giovane figlio sia dotato nel nuoto e gli propone di iniziare a “fare agonismo”. Tutto ciò rende pieni di soddisfazione mamma e papà che non si rendono conto che a breve la loro vita cambierà radicalmente.

Essere il genitore di un nuotatore non significa soltanto assistere alle sue vittorie, vedere il corpo del proprio figlio trasformarsi in modo sano e proporzionato e la mente forgiarsi con maggiore disciplina.

Essere il genitore di un nuotatore è fatica, sacrificio, stanchezza. Se tutti gli altri possono svegliarsi prima dell’orario della scuola, la maggior parte dei genitori dei nuotatori si alza prima degli atleti per preparare loro la colazione, quando ancora la città ed i coetanei dormono.

Giorno dopo giorno, oltre a lavare i vestiti dei figli, occorre prendersi cura di costumi, “costumoni”, asciugamani e di tutte l’attrezzatura del nuoto.

Se pensiamo poi ai weekend ci renderemo conto di quanto gli stessi siano votati ai piccoli e grandi atleti con le gare in città o fuori porta, le trasferte ed i rientri appena in tempo per organizzarsi per l’inizio della settimana successiva.

Essere genitore di un nuotatore significa fare i conti con il nuoto per ogni propria attività: sincronizzare il proprio calendario con quello delle gare ed il proprio portafoglio, tenendo conto delle spese non solo per la scuola ma anche per il nuoto.

Così come non esiste un modo migliore o peggiore per essere un genitore, non ci sono regole prestabiliti da seguire per chi ha un figlio, o più, nuotatore.

Parlando però con coloro che sugli spalti della piscina ricercano ed incrociano gli sguardi con quelli dei propri piccoli ho imparato che non soltanto i genitori sono orgogliosi dei propri figli, ma sono soprattutto i piccoli atleti a provare orgoglio per i propri incredibili genitori!

Author

Scritto da:

Valeria Molfino

Valeria Molfino is a 30-year-old with lots of stories to tell. She is a keen swimmer and runner but, above all, passionate about writing. She has always been a Blogger and loves to observe and describe people and their relationships, grasping all the most deeply hidden nuances and connections. She has a degree in Media Languages to give her a deeper understanding of communication and a Master’s in Multimedia Communication, so that she can express herself more methodically and concisely. For her swimming is not just a sport, but a means of expressing freedom and lightness.