Pensare a ciò che di buono ci porteremo nel 2024 e ciò che invece vogliamo lasciarci alle spalle è molto importante per poterci formare come nuotatori. Per quanto ognuno abbia obiettivi e focus differenti, eccone qualcuno che sarà sicuramente comune a molti di noi.
Cambiare mentalità è un qualcosa di molto impegnativo e potrebbe sembrare un obiettivo estremamente ambizioso, quindi meglio dividerlo in due propositi più piccoli. Ad esempio, ripromettersi di sorridere di più a bordo vasca e durante gli allenamenti può essere di grande aiuto quando siamo nervosi o quando dobbiamo approcciare gli esercizi più lunghi e difficili.
Anche dare un taglio a quelle brutte frasi come “non posso” e sostituirle invece con una più motivazionale come “posso farcela” ci aiuterebbe a maturare più sicurezza in noi stessi come atleti. Inoltre, incoraggiare i propri compagni di corsia, congratularsi con loro, spronarli a continuare a lavorare duramente non potrà che creare un clima positivo, che è fondamentale per sostenere la crescita personale di ciascun atleta. Nel tempo, e attraverso il raggiungimento di piccoli obiettivi come questi, il diventare un nuotatore più ottimista diventerà un proposito estremamente realistico e realizzabile.
Migliorare la gambata sembra un obiettivo enorme se guardiamo il quadro generale, ma se invece ci imponiamo di provare a fare 5 battute di gambe a delfino dopo ogni virata, anziché 3, questo lavoro rafforzerà senza ombra di dubbio la gambata e può essere svolto durante qualunque sessione. Nel corso del tempo poi, potremo passare ad applicare questo obiettivo anche quando facciamo gambe con la tavoletta o addirittura in gara.
Un altro esempio è come possiamo migliorare la capacità polmonare concentrandoci sui dettagli.
Se ci concentriamo sul non respirare durante l’ultima bracciata prima del muro, o durante la prima subito dopo la gambata avremo lanciato una piccola sfida a noi stessi, facile da mettere in pratica durante ogni allenamento, che migliorerà il nostro modo di respirare.
Mettendo in pratica piccoli cambiamenti come questi, possiamo crearci delle abitudini, che poi diventeranno per te la normalità, anche in situazioni stressanti come una gara. Potrebbe sembrare che questi piccoli accorgimenti non facciano grande differenza, ma contribuiscono in realtà a consolidare delle importanti abilità e a limare secondi preziosi in gara.
È davvero stressante essere un atleta, specialmente se hai altri impegni come la scuola, un lavoro e una vita personale. Assicurarci di sfruttare al massimo il nostro tempo in maniera produttiva creando dei piani settimanali può essere d’aiuto per non farci sfuggire niente e ridurre al minimo lo stress. Si possono usare liste, calendari, notifiche giornaliere sul computer, sveglie sul cellulare o uno dei tantissimi strumenti che oggi abbiamo a disposizione, così che tutte le scadenze siano sotto controllo.
Come studente-atleta, so bene quanto sia difficile saltare un allenamento importante quando abbiamo troppo da studiare, soprattutto se è un qualcosa che si poteva pianificare meglio prima. Una giusta pianificazione ci aiuta anche nel lungo periodo e ci consente di rimanere concentrati e di seguire alla perfezione anche il nostro piano di allenamenti.
È un bel modo per legare di più con le persone con cui ci alleniamo. Per quanto ci vediamo praticamente tutti i giorni (e spesso anche più volte al giorno), divertirsi anche fuori dalla piscina o dalla palestra è un ottimo modo per alleviare la tensione. Conoscersi meglio, al di là della nostra vita da atleti, aiuta a rafforzare i legami. Noi nuotatori siamo una razza rara e fare amicizia con persone che comprendono e condividono le nostre battaglie quotidiane è davvero ciò che ci serve per affrontare un nuovo anno!