Migliora assetto e posizione: affina la tua nuotata a dorso

Allenamento e tecnica
Scritto da: arena coaches at 30 Gennaio '18 0
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Apprese le nozioni tecniche di base, il metodo di virata e quello di partenza, andiamo ad affinare la nostra tecnica a dorso.

OCCHIO ALLA POSIZIONE – Specialmente se non abbiamo alle spalle un trascorso agonista, quando nuotiamo a dorso, tendiamo a commettere due grossolani errori tra loro inscindibili perché entrambi riguardanti la posizione del corpo.

Il primo “guaio” frequente al quale porre rimedio sta nel nuotare con una posizione del corpo in linea con la superficie dell’acqua, cosa esatta nello stile libero, ma non quando si nuota a pancia in su. Infatti nel dorso, lo sforzo di rendere il corpo idrodinamico mantenendo una posizione completamente orizzontale deve essere ridimensionata dalla considerazione che tale posizione costringerebbe le gambe a restare troppo alte per svolgere la loro funzione.

Se hai occasione di farti riprendere mentre nuoti a dorso, potrai notare che la posizione del corpo è più bassa rispetto allo stile libero. Non a caso si dice che il dorso è uno stile che si nuota dentro l’acqua, e non sull’acqua.

La correzione di questo errore porta molte volte a commettere la seconda “imprecisione”: far scendere i glutei più in profondità dei piedi assumendo la cosiddetta “posizione seduta”.

MODIFICHIAMO L’ASSETTO – Tra i due errori, il secondo è indubbiamente il più penalizzante per la velocità di avanzamento ma il più facile da correggere: sarà sufficiente accelerare la frequenza della battuta di gambe e  spostare di qualche centimetro il mento all’indietro e il gioco è fatto!

Più attenzione occorre invece per far stare il corpo meno in superficie, ecco alcuni spunti da seguire:

  • Sposta mento verso il petto di alcuni centimetri
  • Evita di spingere verso il basso con la mano durante la fase di trazione cercando di trovare la giusta profondità di bracciata appena la mano ha fatto il suo ingresso in acqua.
  • Non effettuare alcuna pausa durante la bracciata cercando di dare la massima continuità alla rotazione-spinta del braccio.

Come accennato, oltre che penalizzare l’avanzamento in termini di peggior galleggiamento specifico, queste sviste di posizione hanno come conseguenza quella di vanificare l’effetto propulsivo delle gambe.

Per fare in modo che le gambe ci aiutino a non commettere questi errori, dovrai educarle a calciare in ogni posizione, sia verso l’alto che lateralmente.

Un esempio di esercizio specifico di solo gambe, è il seguente: 25m supino – 25m sul fianco destro – 25m stile libero mani ferme lungo i fianchi – 25m sul fianco sinistro.

Con queste accortezze, a parità di fatica, la tua velocità sarà maggiore e, perché no, sarai anche più bello da vedere.

 

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arena coaches

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