Il nuoto come importante alleato per combattere l’obesità

Fitness, Salute e Benessere
Scritto da: Marco Borreca at 24 Ottobre '18 0
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Possiamo solo immaginare le conseguenze dannose che questa patologia dà all’individuo che soffre di obesità. Ma di cosa si tratta nello specifico?

Cos’è l’obesità e quanto è presente? Diamo un po’ di numeri.

Si definisce obeso chi ha un livello di grasso corporeo superiore al 30% del proprio peso; per darvi qualche parametro di riferimento: per un uomo la massa grassa dovrebbe essere tra il 12% e il 15% mentre per una donna tra il 16% e il 25%.

Una patologia definita “del benessere”, per la sua presenza nelle nazioni più sviluppate a causa delle maggior disponibilità di alimenti (molte volte dannosi) che, uniti ad uno stile di vita sedentario, creano un mix disastroso per la salute.

Un peso eccessivo, però, può essere anche determinato da una situazione ereditaria e da un mal funzionamento della tiroide o del sistema endocrino.1

 

Il nuoto, un alleato importante per combattere l’obesità

Se soffri di questa patologia, stare fermi e aspettare che qualcosa migliori non porterà mai a benefici. Devi agire.

L’esercizio fisico in particolar modo il nuoto, se praticato con continuità e in modo corretto aiuterà il tuo corpo ad ottenere risultati positivi.

Il nuoto nello specifico è lo sport che maggiormente ti aiuterà a perdere calorie: oltre a consumarle durante lo sforzo per fornire energia ai muscoli, le usa anche per compensare la dispersione di calore.

Come allenarsi.

Ti consiglio di frazionare i tuoi allenamenti in 4-5 volte durante la settimana: se ti alleni di frequente, infatti, eviti di rimanere a casa, aprire il frigo e vanificare tutti gli sforzi fatti.

Inoltre se sei affetto da obesità, a causa della maggior massa corporea, il costo metabolico durante l’esercizio fisico sarà più elevato rispetto a una persona di peso normale. Di conseguenza brucerai più zuccheri che grassi e ciò stimolerà la tua “sete di cibo” (in pratica la prima sensazione che avrai finito lo sforzo è quella di voler mangiare).

Durante la tua nuotata, quindi, l’ideale è non mantenere velocità elevate, in quanto superando il 70% della propria frequenza massima, si andrebbero a consumare zuccheri e non calorie necessarie alla perdita di peso; questo quindi spiegherebbe “la sete di cibo” post allenamento. Ti consigliamo di allenarti con un cardiofrequenzimetro in modo da riuscire a rimanere nel range ideale per bruciare i grassi, ovvero il 60%-70% della frequenza massima che si calcola: 208-(0.7 x età).2

 

I benefici di questa attività

L’acqua darà al tuo corpo maggiore leggerezza, diminuendo così lo stress articolare a cui quotidianamente sei sottoposto. Migliorerà il rapporto tra massa grassa e quella magra, aumentando la forza, la resistenza e l’abilità motoria e coordinativa.

Crescerà, inoltre, la tua autostima e con essa la fiducia in te stesso, due aspetti fondamentali per ottenere un miglior aspetto fisico.

Devi avere pazienza, però, e non abbatterti se in un mese di allenamento il tuo corpo non sarà come te lo sei immaginato.

Tieni presente che la strada è lunga e difficoltosa ma una grande volontà unita ad buono staff alle tue spalle ti aiuteranno a raggiungere i traguardi che ti sei posto di raggiungere.

Un doccia calda, una sana cena e al prossimo articolo.

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Bibliografia:
1 Jequier E. e Tappy L.: Regulation of bodyweight in humans.
2 ”Metodologia degli allenamenti”, Scienze motorie Preventiva ed Adattata, Università degli studi di Pavia, anno 2010.
Author

Scritto da:

Marco Borreca

Marco Borreca was born in Milan in 1985. After his competitive swimming career, he continued his sports studies graduating from the faculty of Preventive and Adaptive Motor Sciences in Pavia. He has been working as a swimming/ fitness instructor and rehabilitation expert at various sports centres since he was very young. He mainly focuses on using water for recovering motor skills in the case of sports injuries and disabilities. He currently works for a municipal sports centre as the Head of Fitness and also works for a private practice as a kinesiologist.