Di quella gara… che non ho mai nuotato

Vita di un nuotatore
Scritto da: Valeria Molfino at 9 Novembre '17 0
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Leggiamo, parliamo e talvolta scriviamo del ricordo delle gare a cui partecipiamo: ne descriviamo i successi, le paure, gli eventi e gli imprevisti che le hanno contraddistinte. Ciò che più raramente menzioniamo sono le competizioni a cui non abbiamo preso parte.

Potrebbe sembrare assurdo ma vi è mai capitato di prepararvi per lungo tempo ad un evento, di investire tutte le risorse a vostra disposizione per poi ritrovarvi impossibilitati a partecipare?

Qualche giorno fa ero sulla spiaggia della città dove si sarebbe svolta la mia prima gara open water sulla distanza dei tre chilometri. Inutile descrivere l’emozione, le aspettative e la voglia di competere in quelle acque tempestose ma invitanti. Ho preparato tutto il necessario, indossato cuffia ed occhialini mentre facevo finta di non notare che le onde stavano aumentando di intensità sotto lo sguardo perplesso degli organizzatori. Le voci però, hanno iniziato a girare: gara ridotta e poi cancellata così come il sogno di nuotare quei chilometri tanto desiderati.

In quei momenti, dopo un primo istante in cui si prova quasi soddisfazione per la fatica che non dovremo affrontare, occorre fare i conti con la rabbia e la delusione in quella giornata che poteva e doveva andare diversamente. Si pensa con tristezza ai racconti che avremmo potuto condividere con i nostri amici e compagni di allenamenti, dell’esperienza che avremmo potuto acquisire e di quel piccolo traguardo ottenuto finalmente dopo tanto tempo.

Mentre davanti ai nostri occhi sfuma la piccola possibilità di superarci, anche se di poco, dimostrando a noi stessi che ce la possiamo fare, ripensiamo alla cura con cui avevamo impostato la sveglia la mattina, all’attenzione con cui avevamo preparato una colazione bilanciata, al modo in cui la sera precedente ci siamo affrettati ad andare a dormire presto per poterci ristorare di tutte le energie.

Resta davvero poco da raccontare di questo tipo di giornate. Restano la rabbia e la tristezza, ma resta anche la voglia di gareggiare ancora, di trovare la prossima competizione a cui iscriversi per aggiungere un distintivo ai nostri meriti sportivi e finalmente per coronare i nostri sforzi.

Resta l’entusiasmo che non perdiamo mai, perché migliorarsi è la più grande soddisfazione che possiamo regalarci!

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Scritto da:

Valeria Molfino

Valeria Molfino is a 30-year-old with lots of stories to tell. She is a keen swimmer and runner but, above all, passionate about writing. She has always been a Blogger and loves to observe and describe people and their relationships, grasping all the most deeply hidden nuances and connections. She has a degree in Media Languages to give her a deeper understanding of communication and a Master’s in Multimedia Communication, so that she can express herself more methodically and concisely. For her swimming is not just a sport, but a means of expressing freedom and lightness.