Il primo giorno di nuoto in una nuova squadra, è un po’ come il primo giorno di scuola. Negli spogliatoi proverete uno strano senso di agitazione ed inizierete a pensare: “come saranno i miei compagni di squadra?”, “riuscirò a stare dietro al loro ritmo?” E ancora “mi troverò bene con il coach?”
La paura vi porterà fino a bordo vasca dove avverrà il fatidico incontro con il team. Sotto gli sguardi inquisitori degli altri nuotatori, vi avvicinerete timidamente alla corsia e solo allora potrete fare conoscenza con i vostri nuovi compagni di squadra.
Volete che il vostro primo giorno nel nuovo team sia sensazionale e non si trasformi in una traumatica esperienza? Seguite questi semplici consigli.
Concentratevi sul nuoto!
L’imbarazzo non mancherà ma al vostro coach risulterà necessario valutare il vostro livello di preparazione. Non lasciatevi distrarre dalle occhiate curiose dei vostri nuovi compagni di squadra, avrete tempo di socializzare subito dopo la prima sessione di training.
Non fate i primi della classe
La tentazione di farvi notare per fare amicizia con il resto del team sarà davvero grande ma la vostra parola d’ordine dovrà essere moderazione. Siate voi stessi senza esagerare e senza cercare di attirare l’attenzione.
Individuate i vostri “alleati”
Pretendere di fare amicizia con un’intera squadra il primo giorno di allenamento è vera utopia. Molti dei vostri compagni non saranno interessati a conoscervi o semplicemente preferiranno dedicarsi alle loro serie da 100. Potrete però cercare immediatamente di capire con quali nuotatori sarà più facile socializzare; non siate timidi e se uno di loro si avvicinerà a voi per presentarsi, assecondatelo, diventerà probabilmente il vostro biglietto da visita per fare amicizia anche con gli altri compagni di squadra.
Siate social!
Se la vostra squadra è presente su Facebook, cercate di interagire nei gruppi di discussione: fare amicizia nella vita reale è certamente meglio ma mostrarvi interessati allo spirito del team vi aiuterà a essere accettati più facilmente e ricevere, chissà, nuove “richieste d’amicizia”.
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