Ebbene si… il delfino è lo stile che, vuoi per costo energetico (oltre 800 kcal/h) vuoi per difficoltà di coordinazione, “preoccupa” di più tutti i nuotatori, dagli amatori agli atleti di élite.
Per far fronte a questo fattore, le esercitazioni tecniche relative a questo stile sono numerose e vanno affrontate con particolare attenzione.
Tra i numerosi esercizi, eccone alcuni che ti permetteranno di apprendere la tecnica di nuotata con maggior facilità:
1. A “bordo vasca”: mimare perfettamente la meccanica del delfino fuori dall’acqua sul bordo vasca, evidenziando – con leggera flessione delle ginocchia – un colpo di gambe quando le mani “entrano in acqua” e uno quando arrivano lungo i fianchi (esercizio fondamentale prima di iniziare gli altri).
2. Con pinne corte: nuota il delfino con le pinnette ai piedi facendo una bracciata ogni 3-4 gambate.
3. Un braccio solo: nuota il delfino utilizzando soltanto un braccio e lasciando l’altro fermo o steso in avanti o lungo il fianco. Durante lo svolgimento di questo esercizio, è molto importante eseguire la respirazione frontale e non lateralmente.
4. Gambe rana e respirazione laterale: nuota il delfino facendo una gambata a rana ogni bracciata respirando una volta a destra e una volta a sinistra, cercando di emergere con la testa il meno possibile.
5. Gambe stile libero: nuota il delfino utilizzando la gambata a stile libero. Nello svolgere questo esercizio, cerca di mantenere le spalle in superficie.
6. Ingresso variabile: nuota il delfino facendo entrare le mani in acqua a circa 50cm di distanza in 1° bracciata, a circa 25cm di distanza in seconda bracciata, a mani unite in 3° bracciata per poi ripartire, in 4° bracciata, dai 50cm iniziali.
7. Recupero subacqueo: nuota il delfino eliminando la parte aerea (richiamo) della bracciata, facendo passare le braccia sotto il busto e cercando con le spalle la massima profondità grazie a una forte spinta verso il basso della schiena.
8. Pugni chiusi: nuota il delfino a pugni chiusi cercando di mantenere una buona coordinazione tra braccia e gambe.
9. Braccia tese: nuota il delfino disegnando un semicerchio nella fase subacquea (spinta) della bracciata.
10. Una gambata: nuota il delfino inserendo soltanto una gambata ogni ciclo di bracciata inserendola quando finisce la fase di spinta, subito prima di iniziare quella di recupero aereo.
In ogni caso, non esagerare con gli esercizi in un’unica seduta: possono essere piuttosto traumatici per spalle e schiena, anche se si sa che “Il prezzo dell’eccellenza è la fatica” [cit.]…
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