Abbiamo incontrato il Coach Cesare Butini (Direttore Tecnico) di rientro dai Campionati Europei Juniores di nuoto a Dordrecht, in Olanda, con quindici medaglie vinte dalla nazionale azzurra.
Gli abbiamo fatto qualche domanda per entrare nel vivo di “Swim Your Best” e farci dare suggerimenti e consigli utili per i nostri giovani atleti.
Coach, come vede il panorama del nuoto giovanile italiano oggi?
Il panorama del nuoto giovanile italiano ci sta dando delle ottime soddisfazioni, ne sono testimonianza le ultime due rassegne continentali che hanno dimostrato come l’Italia possa vantare un buon movimento sia in termini di massa sia in termini di talenti individuali. Sicuramente si può migliorare, andando a lavorare su alcune criticità. Nel nostro paese una delle problematiche più impattanti per la crescita sportiva dei giovani atleti italiani è l’inconciliabilità tra il nostro mondo e l’ambiente scolastico. La causa è una scarsa collaborazione che rende difficile per i ragazzi conciliare il momento didattico con quello sportivo. L’altra criticità sulla quale dover lavorare per favorire il recruiting di giovani atleti è rappresentata dalla carenza di strutture. Nel nuoto a differenza di altri sport è più marcata. Ad ogni modo, nonostante le difficoltà, in questi anni stiamo ottenendo ottimi riscontri nella levatura di piccoli campioni soprattutto nelle categorie juniores con una buona prospettiva per quanto riguarda i talenti individuali. Il nostro lavoro è costantemente rivolto a supportare nel modo corretto tecnici e società, per questo sono stati realizzati ad Ostia e Verona due Centri Federali per dare una spinta alla crescita agonistica.
Cosa cerca in un atleta? Quali sono le caratteristiche e i fattori più importanti per valutare le potenzialità di un giovane atleta?
L’atleta ragazzo, è un atleta molto complesso. Sicuramente bisogna tener conto delle attitudini di un giovane all’ambiente acquatico, e delle caratteristiche fisiche trasversali per tutti gli sport; ma uno degli elementi fondamentali per definire un buon atleta risiede nell’aver consapevolezza del proprio obiettivo e nel possedere una buona cultura sportiva. La miscela migliore è quindi quella che mixa attitudini fisiche a una grande motivazione in modo da avere la giusta spinta per ottenere una buona crescita tecnica e raggiungere grandi successi ripagando tutti i sacrifici fatti. Un atleta deve avere una certa prestanza fisica, ma il talento non basta: bisogna riuscire a sopportare allenamenti duri e sfiancanti facendo affidamento solo su se stessi.
Un consiglio, un augurio per i giovani nuotatori italiani
Nel nuoto non ci sono scorciatoie, i percorsi di crescita sono duri, ed eccellere significa entrare nell’élite. Un consiglio che mi sento di dare è di non smettere mai di credere nei propri sogni, non si deve mai demordere e impegnarsi sempre. Un vero atleta vince solo quando raggiunge i propri limiti.