Conosciamo Simona Quadarella, atleta della categoria juniores di Arena Swim Your Best!

Swim your best
Scritto da: Arena at 16 Dicembre '14 0
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Simona Quadarella è nata il 18/12/1998 a Roma, dove vive.

Allenatore: Christian Minotti
Società:
CC Aniene

 

Walter Bolognani, tecnico responsabile Nazionali giovanili, dice di lei:

“In un anno e mezzo ha avuto un exploit pazzesco: è passata da niente a tutto. Un triplo salto mortale. Ha vinto tutto quello che c’era da vincere, ma può crescere ancora dal punto di vista tecnico e agonistico”.

 

Segni particolari:


– in piscina da quando ha 1 anno
– gareggia con la sorella più grande che è sempre stata sua idola (ora Simona la batte)
– studentessa modello nonostante i tanti impegni

 

È vero che sei entrata in piscina la prima volta a 1 anno e poi non sei più uscita?

Verissimo: con i braccioli direi. D’altra parte mio papà ha sempre gareggiato, ora nei campionati Master, ed è istruttore. Questione di famiglia. Il nuoto fa parte di me, non riuscirei mai a smettere: non ho mai nemmeno provato altri sport, perché non mi interessano. Anzi, sì: ginnastica artistica, ma sono durata poco.

 

Come te la cavi a scuola?

Direi bene: ho la media del 7 al terzo anno del liceo Scientifico. Non è facile conciliare gli allenamenti, che a volte sono due al giorno, con lo studio, ma per ora sta andando bene. Per questo mi piacerebbe poi fare l’Università: Lingue o Psicologia.

 

Il momento più bello che ti ha regalato il nuoto?

Sicuramente l’Olimpiade di Nanchino, indipendentemente dall’oro conquistato negli 800 stile libero. C’era un’atmosfera bellissima, particolare e tutto assomigliava all’Olimpiade vera, con tanto di cerimonia di apertura e villaggio olimpico.

 

Hai un idolo, un punto di riferimento nello sport?

Sì, mia sorella. È più grande, ha 21 anni, ma adesso spesso ci troviamo in vasca insieme, una contro l’altra, soprattutto ai campionati italiano Assoluti. Vinco io, perché ora sono più forte: in un certo senso l’allievo ha superato il maestro. Lei però ha vinto dei campionati italiani, era molto forte. È sempre molto bello quando facciamo le stesse gare: alla fine, usciamo dalla vasca e ci abbracciamo. Non c’è invidia, non c’è competizione tra noi due.

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Arena