Rachele Ceracchi, due anni fa, ha deciso di fare i bagagli e dal nido sicuro di Latina ha fatto il grande salto, direzione Aniene, Roma. La sua giornata tipo è cambiata parecchio: “Quando qualcuno mi chiede cosa faccio nel tempo libero mi metto a ridere e rispondo: zero tempo libero – racconta -. Ma la giornata passa in fretta. E mi diverto. Certo è che, al secondo anno qui, posso dire che è cambiato tutto: qui si respira nuoto, mi trovo benissimo. Il fine settimana torno a casa, salvo eccezioni, come questo periodo: è un mese che sono in giro e lo sarò ancora per un po’”. Rachele, collezionista di bronzi agli Europei Juniores di Dordrecht (nei 100m stile libero e nelle staffette 4x100m sl, 4x100m misti e 4x100m misti mista), vive in foresteria, dove la sveglia è alle 7.20. Alle 8 c’è l’allenamento, la scuola può aspettare. Ma non oltre le 10.30, quando per lei inizia lo studio, fino alle 13. “Per spostarmi uso i mezzi pubblici – racconta -: 40 minuti per andare a scuola, altrettanti per tornare. Sono molti e sempre di più, perché a Roma il traffico è un macello. A Latina avevo un’auto piccola, un cinquantino, ma qui i miei genitori me l’hanno vietata”. In autobus, almeno, c’è un po’ di tempo per staccare con la testa: “Mi rifugio nei miei pensieri e nella mia musica preferita: David Guetta e Calvin Harris soprattutto”. Poco dopo le 16 è di nuovo in piscina, questa volta all’Acquacetosa, per un nuovo allenamento: “Duri e proiettati agli Assoluti: i Criteria sono un momento di passaggio”, sentenzia. Infine Rachele torna all’Aniene, dove l’aspettano la cena e i libri, finché le palpebre non dicono basta.