Il triathlon per i principianti (cosa serve per iniziare cap. III): la corsa

Triathlon/Acque Libere
Scritto da: Antonio Loglisci at 4 Gennaio '15 0
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L’approccio alla corsa

Iniziare a correre è solo in apparenza la cosa più facile del mondo. Indossare le scarpe da tennis e andare a correre al parco fin quando si riesce è infatti il modo giusto solo se ci si vuole far male. La corsa è un’attività che, a differenza del nuoto, risulta traumatica poiché ad ogni passo l’intero peso del corpo deve essere ammortizzato da muscoli e tendini insieme a giunture e articolazioni. Una tecnica di corsa sbagliata e un approccio troppo aggressivo alla disciplina possono far incorrere in spiacevoli infortuni. Se proprio non si ha il tempo di frequentare un corso, consiglio di leggere almeno qualche libro o attingere informazioni sui siti internet al fine di recuperare esercizi e tabelle ideate per i neofiti. Tipicamente l’approccio alla corsa consiste in sessioni di camminata alternata a corsa, allo scopo di abituare l’apparato muscolo-scheletrico alle sollecitazioni meccaniche del gesto. Col passare delle settimane si può aumentare il tempo della corsa e ridurre quello della camminata, sempre dedicando del tempo agli esercizi di tecnica (andature, salti e balzi). Gli errori più comuni sono quelli di atterrare sui talloni, tenere una postura ingobbita o seduta, strisciare i piedi o, in generale, essere contratti in vari punti del corpo (spalle, glutei, braccia e gambe). Avanti nel tempo, non prima di alcuni mesi e una verifica dello stato di forma, si possono introdurre schemi di allenamento più complessi, che prevedono passi differenti e ripetute. Il segreto della corsa è avere pazienza. Anche se il vostro motore da nuotatore è prestante e vi spinge a correre al massimo da subito, la vostra carrozzeria e il vostro telaio sono tutti da costruire.

 

Le scarpe giuste

Sembra strano, ma usare le scarpe da ginnastica per correre è una cosa tremendamente sbagliata. Lo stesso vale per quelle da tennis o da basket. Per correre bisogna usare scarpe da running. Anche qui: esistono scarpe da running di diversi tipi. La scelta sul modello dipende dalla velocità, dal peso e dal tipo di appoggio del piede. Se si corre a basse velocità o si è soggetti pesanti, le scarpe da scegliere sono quelle ammortizzate, costruite in modo tale da smorzare le sollecitazioni meccaniche e ridurne gli effetti deleteri su articolazioni, giunture e spina dorsale. Queste sono anche definite A3 o A4, a seconda che l’appoggio del piede sia neutro o in iper-pronazione (ossia la caviglia ceda in modo eccessivo verso l’interno durante la corsa). Per soggetti veloci e leggeri, invece, ci sono scarpe di grammatura più contenuta ma sempre ammortizzate (A2), o le scarpe da gara. Per fare il giusto acquisto e lasciarsi guidare nel marasma di marche e modelli consiglio di andare in un negozio specializzato in scarpe e abbigliamento da running. Il personale normalmente vi indirizza solo dopo avervi fatto alcune domande e verificato il vostro modo di camminare o correre.

Arrivati a questo punto della nostra rubrica “Il Triathlon per principianti”, sappiamo dunque nuotare, abbiamo cominciato a correre e ci siamo procurati una bici decente. Cosa rimane da fare prima di poter partecipare a una gara di triathlon? Continuate a seguirci per scoprirlo! 😉

 

Antonio Loglisci > www.swim-fit.com

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Antonio Loglisci

Antonio Loglisci was born in Milan (Italy) on 27 March, 1973. He did virtually no physical activity at all until he was 27, then he learned to swim, regained his health and physical form and became an athlete. He is currently in his tenth year of competitive activity in the Master category (FIN) and his third in the Triathlon category (FITRI). His most exciting race was at the 2012 Master Swimming Championships in Riccione. He is the author of the book “Come ho imparato a nuotare da grande” (How I learned to swim as an adult), distributed by Amazon.