Molti nuotatori non sanno neppure cosa sia il nuoto in acque libere: non soltanto lo ignorano ma, coloro che lo conoscono, sostengono che l’unica parte affascinante delle competizioni open water sia lo sprint finale, quasi a voler rimarcare che la velocità e lo sprint siano tutto.
Se non siete d’accordo con queste premesse vale la pena continuare la lettura di questo articolo nel quale potrete capire quale sia la vostra vocazione e se sia meglio per voi, in questo momento, abbandonare l’acqua clorata per provare l’inebriante sensazione delle acque libere! E chissà se, magari… sarà amore a prima vista!
La cosiddetta scia per voi non ha alcun segreto: siete in grado di nuotare con discrezioni sui piedi dell’atleta davanti a voi senza nemmeno sfiorarlo! Nello sprint finale, inoltre, siete capaci di scartarli tutti, ovviamente senza ringraziarli del “passaggio”.
Non avete bisogno di mettere il costumone un momento prima dell’inizio della gara e di toglierlo un istante dopo la fine della vostra serie: siete abituati invece a indossarlo nelle condizioni più avverse, dalle strette cabine in spiaggia al meno riservato litorale, avvolti soltanto da un asciugamano.
Quando incontrate una minacciosa medusa vi sentite naturalmente portati a evitarla mettendo in atto strategie acrobatiche degne del circo in città!
In piscina il vostro allenatore non vi rivolge ormai più il saluto e ha perso le speranze sul farvi imparare la virata. Ma in fondo a voi cosa serve? L’unico giro che dovete fare bene è quello intorno alla boa!
Qualunque siano le condizioni del mare o del lago, nulla vi fermerà e se sotto non si vede… pazienza! L’importante era completare il percorso!
Se vi siete riconosciuti in questi punti non ci sono davvero dubbi: avete tutte le carte in regola per essere un nuotatore di acque libere.
Non vi resta che iniziare ad assecondare la vostra vera natura, allungare le distanze… e che la stagione abbia inizio!
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