Nuoto in gravidanza: quali sono gli stili consigliati?

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Scritto da: Arena at 25 Gennaio '16 0
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E’ universalmente riconosciuto che il nuoto sia uno degli sport migliori da praticare durante la gravidanza, poiché offre numerosi benefici in termini aerobici, coinvolge i principali gruppi muscolari, è un’attività a basso impatto e protegge giunture e legamenti. Ma quali sono gli stili da preferire?

Non esiste una risposta standard. Se sei allenata, possiedi già una buona tecnica e la tua gravidanza non presenta particolari complicazioni, potrai tranquillamente mantenere lo stesso programma di allenamento di prima, senza alcuna limitazione per quanto riguarda gli stili. Con il passare dei mesi, probabilmente, dovrai però diminuire leggermente la durata e l’intensità degli allenamenti ed eliminare qualche movimento se ti risulterà scomodo farlo. Non preoccuparti, il tuo corpo ti farà sapere quando è il momento di rallentare.

Allenatori, medici e mamme in dolce attesa hanno tutti i loro personali consigli (alcuni in contrasto fra loro), ma ti indichiamo di seguito alcuni suggerimenti utili sui diversi stili che è bene tenere sempre a mente:

Delfino. Alcuni esperti consigliano di evitare il delfino durante i mesi della gravidanza, a causa delle sollecitazioni che questo stile esercita sulla colonna vertebrale. In generale il delfino è considerato lo stile più difficile, quindi forse non è l’ideale per chi è in una condizione in cui si stanca già più del dovuto. A meno che tu non sia un’esperta delfinista, sarà più facile riuscire a sostenere un livello di sforzo più adeguato nuotando in un altro stile.

Stile libero. Per la maggior parte dei nuotatori lo stile libero, o crawl, è lo stile più veloce ed efficace. E’ sempre un’ottima scelta per una donna incinta, l’importante è non incorrere in una torsione eccessiva del tronco. Se il tuo corpo avrà un buon allineamento e spalle, tronco e fianchi effettueranno una rotazione corretta, non avrai alcun problema nel praticarlo.

Rana. La rana è considerata la scelta migliore per le future mamme, poiché è meno faticosa e, contribuendo a far distendere i muscoli del petto e a far contrarre quelli della schiena, contrasta la tendenza al disallineamento di spalle spina dorsale e bacino, che è molto comune in gravidanza. Attenzione però: se soffri di diastasi della sinfisi pubica la rana è invece sconsigliata, poiché il movimento della gambata può acutizzare il dolore.

Dorso. Ti avranno suggerito che è meglio non distendersi sulla schiena, soprattutto durante il terzo trimestre, perché il peso del bambino può comprimere la vena cava inferiore, che porta il sangue dalla parte bassa del corpo al cuore. Tuttavia in acqua la gravità è di molto ridotta e potrai nuotare tranquillamente a dorso senza incorrere in questo rischio.

Puoi anche utilizzare degli accessori da allenamento se preferisci concentrarti solo sulle gambe o sulle braccia. Negli esercizi con la tavoletta ti consigliamo di tenere la testa sott’acqua (magari puoi usare anche uno snorkel): con la testa sollevata i tuoi fianchi si abbassano e la curva della spina dorsale viene eccessivamente accentuata.

L’unica cosa che proprio non potrai fare saranno i tuffi. Non ci sono controindicazioni per le virate, anche se, negli ultimi mesi di gravidanza, probabilmente ti risulterà scomodo.

In qualunque modo tu decida di affrontare gli allenamenti in piscina, non dimenticare mai di ascoltare il tuo corpo. Se inizi a sentirti debole o ad avere la vista annebbiata, fermati immediatamente. E se ti senti troppo stanca salta pure un giorno di allenamenti: il nuoto serve a darti energia, non a lasciarti senza forze!

E tu in gravidanza hai dovuto apportare cambiamenti alle tue abitudini in allenamento?

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Arena