Tornare in piscina dopo una lunga inattività: cosa c’è da sapere

Fitness, Salute e Benessere
Scritto da: Arena at 16 Gennaio '24 0
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Tornare in piscina dopo una lunga inattività: cosa c’è da sapere.

Poche semplici regole da rispettare per affrontare al meglio il ritorno in acqua.

Abbiamo deciso di tornare in piscina dopo un lungo periodo di inattività e adesso ci chiediamo come sarà il nuovo approccio, se il nostro fisico terrà il passo con il programma di allenamento che abbiamo in mente, se riusciremo ad ambientarci al meglio con nuovi istruttori e compagni di vasca.

Quello lontano dalla vasca è stato un periodo difficile, ma quello che conta è che adesso siamo risoluti e determinati nel voler ricominciare, magari pensando anche alla forma fisica e al benessere che il nuoto inevitabilmente ci regala.

Iniziamo per gradi

I programmi da seguire sono davvero tanti e l’importante all’inizio è non esagerare, non stressare troppo i muscoli e puntare a piccoli miglioramenti di volta in volta, senza voler strafare. Infatti, se da una parte la decisione di ricominciare un’attività sportiva non può che portarci benefici a livello di salute, è però necessario osservare alcune indicazioni preziose prima di rituffarsi in acqua.

Per prima cosa è importante idratare il nostro corpo assumendo liquidi, consumare pasti leggeri in vista dell’allenamento e comunque non iniziare subito dopo aver mangiato, ma far passare almeno un paio d’ore. Prima di riprendere l’attività inoltre è altamente consigliato effettuare un esame di controllo dal medico sportivo, che valuterà l’idoneità in base allo sforzo richiesto.

Tornare in piscina: 4 semplici regole da rispettare

Ecco alcune semplici regole che è bene rispettare se si ricomincia a nuotare dopo un lungo periodo di inattività:

  1. Iniziamo con una fase di riscaldamento: è fondamentale per evitare eccessi e scongiurare incidenti come dolori muscolari che possono sfociare in crampi durante il nuoto.
  2. Manteniamo un ritmo regolare: così da stabilizzare anche la frequenza cardiaca che mediamente, per un soggetto sano anche se poco allenato non dovrebbe superare i 120 battiti al minuto. Per monitorarli puoi anche dotarti di un cardiofrequenzimetro.
  3. Monitoriamo la fase di recupero:  Dopo un paio di minuti dalla fine dello sforzo i battiti dovrebbero tornare regolari: se così non fosse è bene tenere sotto osservazione la fase di recupero, la prudenza non è mai troppa.
  4. Nuotiamo con regolarità e costanza: Dopo un lungo periodo di stop è molto importante non saltare nemmeno un allenamento. Meglio poche sessioni e costanti piuttosto che tante nuotate senza regolarità. In questo modo il nostro organismo si riabituerà naturalmente al ritorno in acqua.

Infine ricordiamo che l’attività fisica è comunque indispensabile per mantenere efficiente l’organismo, visto che siamo programmati per muoverci e non certo per trascorrere le nostre giornate seduti a una scrivania o sdraiati sul divano. Lo sport, se praticato nel giusto modo, allunga la vita e ogni momento è quello buono per (ri)cominciare.

Un’occasione per socializzare

Quella di favorire la socializzazione, farci conoscere persone nuove e aiutarci a vincere la timidezza è una prerogativa di molti sport e del nuoto in particolare. Tra le corsie infatti si possono creare legami molto forti, sia con l’istruttore/istruttrice sia con i compagni di vasca, che saranno felici di spronarci a fare meglio, battere il nostro tempo, dare sempre qualcosa in più.

Anche la prestazione sportiva può migliorare notevolmente in gruppo e chi normalmente si allena da solo noterà che invece insieme agli altri sentirà meno la fatica. Inoltre sapere che qualcuno ci aspetta per affrontare un nuovo allenamento ci porterà a rispettare l’impegno con maggiore determinazione. Insomma non ci sono controindicazioni nel voler riprendere a nuotare, ma solo benefici.

E tu sei pronto a tornare?


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